La storia di M. di Ravenna e la sua storia di Resilienza


Arrivano molte lettere come quella che vi proponiamo oggi, il drago per molti di noi è stato custode delle nostre storie delle battaglie che ognuno di noi affronta nella vita. Buona Lettura:

Buona sera, mi chiamo M. M. e abito in un piccolo paesino della provincia di Ravenna a pochi chilometri da Cervia. Mi permetto di scrivere a lei per raccontare la particolare emozione che mi ha trasmesso il Drago Vaia qualche anno fa, prima che venisse distrutto.

A marzo del 2022 mi hanno diagnosticato un carcinoma Cin 3 al collo dell’utero durante una visita annuale di controllo. L’impatto duro e “crudo” di una tale notizia ti atterra, ma inizialmente ho tenuto tutto dentro di me, senza dire più di tanto ai miei famigliari fingendo che tutto andasse bene. Il centro screening di Ravenna mi ha indirizzato automaticamente nel reparto oncologico di ginecologia per preparare tutti gli esami e valutare il tipo di intervento.

Prima di essere operata l’unica persona alla quale ho confidato immediatamente la notizia è la mia carissima amica di Caldonazzo, che conosco da 40 anni. Prima di essere operata (26 Maggio 2022) ho trascorso qualche giorno a casa sua e un sabato mattina mi ha portato a trovare la sorella S. che abita a Lavarone. Abbiamo approfittato per farci una camminata e per visitare il famoso Drago.

Non so descrivere bene la sensazione che ho provato non appena ho visto la sagoma da lontano, so solo che la sua maestosità, la posizione di attacco, lo sguardo aggressivo mi hanno catturato e un’energia strana mi ha avvolto, mi sono sentita protetta, mi dava l’impressione che il Drago mi volesse proteggere, che mi dicesse :”stai tranquilla, ci sono io, va tutto bene”. Ho un’adorazione verso questa scultura e la strana energia che ho provato è indescrivibile. Mi ha aiutato a superare un momento difficile soprattutto in ospedale ma bastava guardare la foto del “mio” Drago sul desktop del mio telefono e mi sentivo già meglio.

Quando ho saputo in diretta dalla mia amica M. che il Drago stava bruciando mi son sentita una fitta in pancia, ho provato un forte dispiacere, e ho pianto.

Sembrerò ridicola, ma in un certo senso, chi ha appiccato l’incendio ha leso anche me. Mi sono giunte voci di una possibile rinascita del Drago, ne sarei molto contenta e spero che possa avvenire al più presto, mi auguro che possa trasmettere a tante persone la stessa carica, la stessa energia e possa essere di conforto a tante persone. In fondo lui è lì per difendere tutti da Vaia!

La ringrazio in anticipo per avermi dedicato qualche minuto della sua attenzione, le auguro un buon lavoro